venerdì 4 febbraio 2022

Uno di noi è il prossimo di Karen M. McManus | Recensione

Buon venerdi booklovers!
Finalmente è venerdi! Piango dalla felicità perchè non vedevo l'ora che finisse questa settimana che è stata un incubo. Non vedo l'ora di rilassarmi nel weekend e che mi scenda tutta l'ansia e l'agitazione accumulata.
Oggi comunque torno a parlarvi della McManus perchè, complice l'uscita della serie tv ispirata a Uno di noi sta mentendo, in questi giorni Mondadori ha pubblicato il seguito: Uno di noi è il prossimo, che io ho letto l'anno scorso e che mi ha lasciato un po con l'amaro in bocca, scoprite il perchè nella recensione...




UNO DI NOI E' IL PROSSIMO
KAREN M. McMANUS


Editore: Mondadori
Pagine: 312
Genere: Mystery, Thriller
Serie: One of Us Is Lying #2


È passato un anno dalla tragica morte di Simon Kelleher, in tanti hanno cercato di imitare la sua app, ma nessuna è riuscita ad affermarsi, anche perché, prosciolti da ogni accusa Nate, Bronwyn, Addy e Cooper, i gossip portati alla luce si sono sempre rivelati poco appetitosi. Fino a questo momento, almeno.
Attraverso la chat degli studenti della Bayview High, infatti, ha preso piede una nuova inquietante versione di Obbligo o verità, destinata a portare alla luce altri oscuri segreti degli allievi della scuola e verso la quale tutti provano una morbosa attrazione. È come se tutti a scuola si fossero dimenticati della fine fatta da Simon che, per il modo in cui usava il gossip come arma, aveva finito per soffrire più di chiunque altro.
Tra i primi a essere coinvolti c’è anche Maeve, sorella di Bronwyn, costretta suo malgrado ad affrontare una situazione scomoda a causa della sua scelta. Del resto, si sa: a scuola basta commettere un errore per ritrovarti un’etichetta appiccicata addosso per il resto della vita.
La posta si fa via via più alta e quando il gioco prende una piega inaspettata è ormai chiaro che bisogna trovare, e fermare, chi lo sta orchestrando prima che sia troppo tardi






Prima di iniziare a parlare del romanzo in questione premetto che a mio parere Uno di noi sta mentendo non aveva bisogno di un seguito perché la storia si conclude perfettamente. Certo, Uno di noi è il prossimo non è propriamente un seguito ma più un libro ambientato nello stesso “universo” del primo romanzo. Però, ecco, per me si poteva anche evitare.

L’ambientazione è la stessa di Uno di noi sta mentendo: ci troviamo sempre alla Bayview High, dove è evidente che gli studenti non hanno imparato nulla da quello che è successo nel precedente libro. Non appena arriva un sms da una persona sconosciuta che afferma che tutti saranno coinvolti nel gioco Obbligo o Verità ovviamente non si fa niente per fermare tutto ciò, anche perché la preside ha fatto intendere che vieterà l’utilizzo dei telefoni a scuola se verranno creati siti di gossip come quello di Simon, e la generazione Z è nata con il cellulare in mano quindi figuriamoci.
Il gioco è semplice: chi verrà contattato dovrà scegliere se fare un obbligo o vedere svelato uno dei suoi segreti. Ma vuoi che non ci scappa il morto?

A volte sembra quasi che ci sia una maledizione sulla Bayview, capisce?
Prima Simon, e ora questo.

Vorrei partire a parlare proprio dal gioco a cui non è stata data la dovuta importanza. Se tu mi basi la trama su Obbligo o Verità io mi aspetto che si concentri molto su quello mentre qui viene dato molto più spazio ai drammi dei personaggi e questo mette in ombra il vero fulcro della storia: il mistero. Perché questo è un mystery\thriller okay? L’obiettivo di questo genere è tenerti incollata alle pagine, portarti a creare dei sospetti, e qua non succede nulla di tutto ciò.

I protagonisti sono… okay. Niente di più e niente di meno. Ho apprezzato che ci vengano fornite informazioni anche sui protagonisti del libro precedente, sappiamo dove sono finiti dopo il diploma e la cosa da continuità e si lega bene con la storia di questo romanzo, e ciò mi è piaciuto.
Una cosa che però non ho digerito è che viene tirata fuori la malattia di uno dei protagonisti, a caso. A caso perché non c’entra con il mistero, serve solo a far capire al personaggio determinate cose sulla sua vita (e qui mi ricollego a quanto detto sopra sul concentrarsi sui drammi dei protagonisti).

Ormai lo sanno tutti come vincere in questo gioco. Basta scegliere obbligo.

Per quanto riguarda il mistero, dall’80% in poi si intrecciano così tante cose che l’impressione che ho avuto è che fossero troppe cose messe insieme e collegate tra loro, tant’è che mi sono fermata un attimo a fare un po’ di chiarezza nella mia testa perché a momenti non capivo un cazzo. Tra l’altro okay che è un romanzo ma è comunque un YA e certe cose mi sono sembrate troppo surreali, soprattutto nei capitoli finali.
Il finale poi è quello che mi ha deluso maggiormente. Io apprezzo finali di questo tipo ma stavolta, questo finale per me non funziona, perché quando ho letto quella cosa mi aspettavo di trovare dell’altro, invece giro pagina e ci sono i ringraziamenti e no. Semplicemente no.
In sostanza, come cantava Arisa l'anno scorso a Sanremo: potevi fare di più.


“Devo rivelare una verità, o scegli obbligo?



Cosa ne pensate? Lo leggerete? Siete già entrati alla Bayview High?


4 commenti:

  1. Uno di noi sta mentendo mi intrigava molto ma ancora devo recuperarlo. Questo seguito sicuramente lo eviterò :/ I libri "extra" che non aggiungono nulla tendo ad evitarli!

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    1. diciamo che io questo non lo considero proprio un seguito ma più un libro ambientato solo nella stessa scuola e basta

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  2. Il primo continua a ispirarmi, questo mi sa di "Tredici" stagione 2 xD

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    1. eh, un pochino... però il primo leggilo! tanto questo non centra molto con quello

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