Siamo sopravvissuti a un'altra settimana bombardati da notizie sul corona virus. Io mi sto un po deprimendo perchè ho scoperto che molto probabilmente farò la discussione della tesi di laurea telematica. E niente, fa già piangere così quindi passiamo ad altro... Oggi vi lascio la recensione de La paziente silenziosa, romanzo uscito l'anno scorso e di cui tra l'altro ho visto che in questi giorni dovrebbe uscire la ristampa in versione economica se non sbaglio, quindi non ci sono scuse, andate a comprarlo su su...
Editore: Einaudi
Pagine: 352
Genere: Thriller psicologico
Alicia Berenson sembra avere una vita perfetta: è un’artista di successo, ha sposato un noto fotografo di moda e abita in uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Poi, una sera, quando suo marito Gabriel torna a casa dal lavoro, Alicia gli spara cinque volte in faccia freddandolo. Da quel momento, detenuta in un ospedale psichiatrico, Alicia si chiude in un mutismo impenetrabile, rifiutandosi di fornire qualsiasi spiegazione. Oltre ai tabloid e ai telegiornali, a interessarsi alla «paziente silenziosa» è anche Theo Faber, psicologo criminale sicuro di poterla aiutare a svelare il mistero di quella notte. E mentre a poco a poco Alicia ricomincia a parlare, il disegno che affiora trascina il medico in un gioco subdolo e manipolatorio.
La paziente silenziosa è uno di quei libri che neanche avrei preso in considerazione se non avessi goodreads. L’ho trovato per caso mentre l’anno scorso spulciavo i Goodreads Choice Awards e trovando “psicologo” nella trama mi si sono drizzate le antenne.
Ormai lo sapete che con i thriller in generale ci vado con i piedi di piombo perché uno su mille ce la fa e La paziente silenziosa… ce l’ha fatta! Quindi grazie goodreads, senza di te mi sarei persa questo gioiellino.
Theo è uno psicologo criminale convinto di poter aiutare Alicia Berenson, un’artista che sei anni fa ha freddato il marito e poi si è nascosta dietro il silenzio. Il caso ha fatto scalpore alzando un polverone mediatico, tant'è che la donna è stata ribattezzata “paziente silenziosa”. In effetti è quello che è Alicia, che dalla morte del marito non ha più emesso alcun suono e ora è rinchiusa in un ospedale psichiatrico.
Per tutto il romanzo Theo raccoglie indizi, va alla ricerca della verità e più vai avanti più non fai che chiederti se Alicia è davvero colpevole ed è una gran manipolatrice, oppure se dietro al suo silenzio ci sia qualcos'altro…
La modalità narrativa mi è piaciuta molto e la ritengo brillante. Theo è la voce principale che ci racconta le sedute con Alicia e i suoi progressi nel far luce sulla notte dell’omicidio, ma racconta anche i suoi problemi legati all'infanzia e i suoi problemi con la moglie. A ciò si alternano le pagine del diario di Alicia, scritte mesi prima della morte del marito. Dico brillante perché leggendo la vita privata di Theo la sensazione è quello che non centri niente con la trama principale ma vi giuro che alla fine tutto ha un senso…
A essere onesta più andavo avanti con la storia e più pensavo fosse il classico libro tutto fumo niente arrosto perché sembra quasi che non succeda nulla per gran parte della narrazione e invece il tutto serve per creare il plot twist finale che… Raga mi è caduta la mascella a terra e mi sono ritrovata a sussurrare porca puttana per quattro volte!
Il lato psicologico mi è piaciuto tanto, per una volta vengono citati altri autori oltre al classico Freud, autori che di solito non si caga nessuno e ciò mi ha reso troppo felice! Mi è piaciuto anche il fatto che Theo affermi più volte che i pazienti vanno aiutati e non imbottiti ti pasticche, certo questo serve alla trama perché se Alicia è drogata di farmaci non può certo parlare quindi non penso che l’autore volesse mandare qualche messaggio però è comunque una cosa bella da trovare in un libro.
La paziente silenziosa è il romanzo d’esordio di Alex Michaelides e che dire… A mio parere è davvero un ottimo inizio e spero che scriva altro perché se ripenso al finale… che bomba!
Ormai lo sapete che con i thriller in generale ci vado con i piedi di piombo perché uno su mille ce la fa e La paziente silenziosa… ce l’ha fatta! Quindi grazie goodreads, senza di te mi sarei persa questo gioiellino.
Theo è uno psicologo criminale convinto di poter aiutare Alicia Berenson, un’artista che sei anni fa ha freddato il marito e poi si è nascosta dietro il silenzio. Il caso ha fatto scalpore alzando un polverone mediatico, tant'è che la donna è stata ribattezzata “paziente silenziosa”. In effetti è quello che è Alicia, che dalla morte del marito non ha più emesso alcun suono e ora è rinchiusa in un ospedale psichiatrico.
Per tutto il romanzo Theo raccoglie indizi, va alla ricerca della verità e più vai avanti più non fai che chiederti se Alicia è davvero colpevole ed è una gran manipolatrice, oppure se dietro al suo silenzio ci sia qualcos'altro…
Perché rifiutava di parlare? Cosa significava? Nascondeva qualcosa?
Proteggeva qualcuno? In tal caso, chi? E perché?
La modalità narrativa mi è piaciuta molto e la ritengo brillante. Theo è la voce principale che ci racconta le sedute con Alicia e i suoi progressi nel far luce sulla notte dell’omicidio, ma racconta anche i suoi problemi legati all'infanzia e i suoi problemi con la moglie. A ciò si alternano le pagine del diario di Alicia, scritte mesi prima della morte del marito. Dico brillante perché leggendo la vita privata di Theo la sensazione è quello che non centri niente con la trama principale ma vi giuro che alla fine tutto ha un senso…
A essere onesta più andavo avanti con la storia e più pensavo fosse il classico libro tutto fumo niente arrosto perché sembra quasi che non succeda nulla per gran parte della narrazione e invece il tutto serve per creare il plot twist finale che… Raga mi è caduta la mascella a terra e mi sono ritrovata a sussurrare porca puttana per quattro volte!
Il lato psicologico mi è piaciuto tanto, per una volta vengono citati altri autori oltre al classico Freud, autori che di solito non si caga nessuno e ciò mi ha reso troppo felice! Mi è piaciuto anche il fatto che Theo affermi più volte che i pazienti vanno aiutati e non imbottiti ti pasticche, certo questo serve alla trama perché se Alicia è drogata di farmaci non può certo parlare quindi non penso che l’autore volesse mandare qualche messaggio però è comunque una cosa bella da trovare in un libro.
La paziente silenziosa è il romanzo d’esordio di Alex Michaelides e che dire… A mio parere è davvero un ottimo inizio e spero che scriva altro perché se ripenso al finale… che bomba!
Perché? Perché non parla? |
L'avete letto? Io ve lo consiglio assolutamente!
Ciao Jessica ♥ Questo romanzo mi ricorda un po' La psichiatra... sarà banalmente perché l'ambientazione è simile. Per essere un romanzo d'esordio devo dire che sembra più che promettente
RispondiEliminale storie sono molto diverse però si l'ambientazione è un po simile e se ti è piacuto La psichiatra ti consiglio assolutamente questo romanzo!
EliminaInteressante.
RispondiElimina