lunedì 17 febbraio 2020

Someone I Used to Know di Patty Blount | Recensione

Buongiorno booklovers!
La tesi mi è ritornata indietro e nonostante qualche errore (e me so scordata un paragrafo!😅) come contenuto andava quindi l'ho sistemata nel fine settimana. Sabato avevo un compleanno e dopo essere tornata alla 4 di mattina ho realizzato che sto davvero invecchiando e mi sa che non ho più il fisico per certe cose...
E dopo il riassunto del mio weekend passiamo alla recensione di oggi che riguarda l'ultima mia lettura: Somebody I Used to Know di Patty Blount




SOMEBODY I USED TO KNOW
PATTY BLOUNT

Editore: Sourcebooks Fire
Pagine: 384
Genere: Younag Adult



It's been two years since the night that changed Ashley's life. Two years since she was raped by her brother's teammate. And a year since she sat in a court and watched as he was given a slap on the wrist sentence. But the years have done nothing to stop the pain.
It's been two years of hell for Derek. His family is totally messed up and he and his sister are barely speaking. He knows he handled it all wrong. Now at college, he has to come to terms with what happened, and the rape culture that he was inadvertently a part of that destroyed his sister's life.
When it all comes to a head at Thanksgiving, Derek and Ashley have to decide if their relationship is able to be saved. And if their family can ever be whole again.






Dopo aver letto Some Boys di Patty Blount mi sono ripromessa che avrei sicuramente recuperato altro di questa autrice e la mia scelta è ricaduta su Somebody I Used to Know per l’argomento simile trattato.
Entrambi i romanzi infatti trattano il tema dello stupro, in particolare Somebody I Used to Know pone l’attenzione sulla cultura dello stupro e cosa succede nelle famiglie che subiscono questa violenza. Inutile dire che la storia offre molti spunti di riflessione.

La vita di Ashley cambia quando viene stuprata da un compagno di squadra del fratello Derek. Due anni dopo fa ancora i conti con il trauma e nel frattempo la sua famiglia è distrutta. Il romanzo alterna il presente a vari flashback che non solo ci fanno vedere cos'è successo due anni fa quando Ashley ha conosciuto Vic (il ragazzo che poi le rovinerà la vita), ma ci mostra anche spezzoni di vita di Ashley e Derek quando erano piccoli, di come Derek crescendo volesse i suoi spazi e così facendo ha allontanato sempre più la sorella. Derek ha fatto una cosa davvero grave: in tribunale chiesto una pena più leggera per Vic. Una pena più leggera per colui che ha stuprato tua sorella. No ma dico che cazzo ti sei bevuto? Quindi capisco totalmente il sentimento di tradimento che sente Ashley e del perché nel presente loro due non si parlino. Ho apprezzato che l’autrice abbia inserito questa dinamica fratello-sorella e che si sia esplorato il cosa succede alle relazioni dopo uno stupro. Ho apprezzato anche che passi il messaggio che tutta la famiglia della vittima subisce un trauma, spesso ci dimentichiamo che anche le persone che stanno attorno alla vittima vengono distrutte. Fidanzati, fratelli e genitori che sentono di aver fallito nel compito di proteggere i loro cari.



“Maybe you think women are overreacting when they talk about stuff like this. But there's
the thing... women keep telling us this crap makes them uncomfortable. And what do we do?
We ignore them. We tell them to lighten up, accept a compliment, stop making everything about
them, and that's wrong. It is about them. We should be strong enough to be able to back off
when women tell us the things we do scare them.”


Derek poi capisce i suoi errori e al college si imbatte in manifestazioni che parlano della cultura e dello stupro e promuovono la consapevolezza delle persone su questo tema. Anche qui ho apprezzato che si lanci il messaggio che questo tipo di violenza è un problema che riguarda tutti, un problema di cui non solo le donne dovrebbero preoccuparsi. Sono contenta che Derek abbia intrapreso questo percorso però allo stesso tempo secondo me gli è stato dato poco spazio all'interno del romanzo, avrei voluto vedere una cosa costruita piano piano, non che partecipa a una manifestazione e boom paladino delle donne in quattro e quattr'otto.

Una cosa che mi ha schifato è la tradizione della squadra di football in cui vicino all’Homecoming pescano delle carte su cui ci sono scritte delle cose da fare e i punti che si guadagnano. Cose tipo fare sesso con una vergine, sesso con un’ex, toccare culo\tette di una ragazza o baciarla. E documentare tutto ciò per avere una prova. Perciò in questo periodo le ragazze mettono dei pantaloncini sotto le gonne, girano per la scuola a coppie per non essere messe all'angolo dai ragazzi. Ma ci rendiamo conto? E tutti sanno di sta cosa e nessuno fa niente, il preside che “finché non ho le prove non posso fare nulla”, le ragazze che si rassegnano a venire praticamente molestate. Che schifo…



I never asked for this



Se non avete ancora letto nulla di qualcosa di autrice vi consiglio assolutamente di rimediare!


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