lunedì 9 novembre 2020

Trick Me Twice di Becca Steele | Recensione

 Buongiorno booklovers!
Com'è andato il primo weekend con il coprifuoco? Spero stiate tutti bene e che vada tutto bene.
Io ho scoperto che molto probabilmente questo mese non lavorerò perchè la situazione è quella che è, in più i centri commerciali il weekend sono chiusi e il mio contratto è chiamata quindi sono la riserva = la prima che resta a casa perchè non essenziale.
Ma vabbeh non parliamo di questo che se no mi deprimo! Oggi per tirarci su il morale vi parlo di Trick Me Twice di Becca Steele, un romanzo inedito in Italia, e che tale potrebbe restare. E con questo penso che si capisca già quanto mi sia piaciuto il romanzo...




TRICK ME TWICE
BECCA STEELE

Editore: Autopubblicato
Pagine: 346
Genere: New Adult


Keep my head down and make it through my final year of school without attracting any attention. That was my plan.
The thing about plans? They change.
One day, I was an invisible loner, the next, my name was on everyone’s lips.
Why?
I caught the attention of the wrong person.
I tricked Carter Blackthorne, the king of Alstone High.
He found out.
And now? Now, he’s making me pay.
It’s time for you to pay the price.
You tricked me once, but you won’t trick me twice.
Ready or not, here I come...






Che dire amici, mi sono fatta fregare del tutto dalla cover.
Okay anche la trama ha avuto il suo ruolo eh perché il romanzo è un enemies to lover con bullying trope ma quest’anno è il secondo che leggo e ho realizzato che ormai sono sempre tutti uguali (eppure continuo a cascarci perché sono scema).

Fin da subito capiamo che Carter odia Raine perché in pratica lei ha voti stellari mentre lui è un cazzone. Lei studiosa, lui lo sportivo che per mantere il posto nella squadra deve avere una buona media scolastica, e il primo cliché eccolo qua.
Ma partiamo subito con le cose che ho apprezzato, che sono due, così poi passiamo alla parte divertente! Mi è piaciuto il fatto che la protagonista abbia un hobby diverso dal solito. Fa parte del drama club scolastico dove si occupa dei costumi, taglia, cuce, sistema, ed è una cosa che non si vede spesso. L’altra cosa che mi è piaciuta è che all’interno del romanzo c’è un personaggio gay e quando fa coming out con Carter quest’ultimo ha una reazione che dovrebbe essere quella di tutti: “tranqui bro”, nel senso che è tutto normale, come se gli avesse detto “mi piace una mora al posto di una bionda”, invece di “sai mi piace la pannocchia”. Bravo Carter, una sola cosa decente l’hai fatta dai.



“You know what my feelings are towards you? Indifferent. In order to hate you,
I’d have to care about you. You’re nothing to me. Insignificant.”


Carter mi è stato sui coglioni sin dal principio, e non è neanche il fatto che incarna il solito cliché del “sono il re della scuola, sono il capitano della squadra, so figo, so bello, so fotomodello” ma è proprio che è una testa di cazzo. Fa delle cose davvero brutte e di cattivo gusto a Raine, si comporta di merda e fa scelte di merda. Non so quante volte abbia ripetuto “my head was fucked” ma tesoro non hai la testa fottuta, sei proprio tu che sei un coglioncello perché i tuoi sentimenti verso la ragazza sono palesi eppure ti ci vuole il fattaccio per capire quanto lei sia importante per te [cliché n°2].
Raine passa la prima parte del libro a frignare, poi si sveglia un po’ fuori e caccia fuori un po’ le palle. E dico un po’ perché rimane una tonta: da troppe possibilità a Carter nonostante quello che gli ha fatto, nonostante non se la meriti manco lontanamente. Io l’avrei mandato a cagare già nei primi capitoli (cosa che ho fatto ma ahimè la protagonista del romanzo non ero, e per fortuna direi!).

“Why?”
She didn’t deserve an explanation from me, and I didn’t have one to give her. “Because I fucking can.”


Il romanzo pullula di cliché e scontatezza tipo Carter che “la tengo distante per proteggerla, è per il suo bene” e nel fare ciò la ferisce ancora di più. GENIO. C’è pure un furtarello ai danni della nostra Raine, e avevo capito fin da subito chi fosse il responsabile, roba che pure i miei neuroni ridevano per la scontatezza.
Inoltre durante il romanzo ho avuto un attimo di difficoltà nel capire l’età dei personaggi perché essendo all’ultimo anno delle superiori in UK dovrebbero avere 17\18 anni ma poi parlavano di documenti falsi per l’alcol tipo come fanno in America e io stavo un po’ confusa (e lo sono tutt’ora). Ma la cosa più no sense è sta zia con un corvo che parla, entrambi sbucano diverse volte nel romanzo parlando tipo per indovinelli e tu dici ma che cazzo? cioè è inutile ai fini della trama, si viveva anche senza.

Trick Me Twice è stato il primo approccio con la Steele e da quello che ho letto, secondo me, viene lasciata la porta aperta per altri personaggi perché all'interno della storia ho contato altre 2 coppie (una ha già un romanzo) e almeno altri due personaggi interessanti. Non so se questa sarà una serie o no ma se questa è la partenza… partiamo male. Malissimo.


“Trick him once, but don’t trick him twice.”



Fatemi sapere se magari avete letto altro di questa autrice!

6 commenti:

Grazie per aver commentato! You make me sooo happy ♥