lunedì 18 maggio 2020

Solo la verità di Karen Cleveland | Recensione

Buongiorno booklovers!
Oggi nuove aperture da quello che ho capito... e io intanto sono sempre qua a non fare praticamente una mazza. Comunque... ultimamente sto facendo belle letture (ti prego fa che adesso che l'ho detto le prossime non si rivelino uno schifo) ma oggi mi andava particolarmente di portarvi una recensione negativa perchè si, e sto parlando del thriller Solo la verità di Karen Cleveland che ho letto il mese scorso e anche no. Vi dico subito che ci sarà una parte dedicata agli spoiler, segnalata ovviamente.



SOLO LA VERITÀ
KAREN CLEVELAND


Editore: DeA Planeta Libri
Pagine: 352
Genere: Thriller


Pochi clic separano Vivian Miller, analista del controspionaggio della CIA, dal suo obiettivo. Un algoritmo da lei ideato, due anni di ricerche, svariati tentativi falliti: tutto precipita verso la breve sequenza di gesti che le consentirà di violare il sistema operativo di Jurij Yakov e smascherare una rete di spie russe presenti sul territorio degli Stati Uniti. Ma quando la cartella Amici, rivela finalmente il suo contenuto, il mondo di Vivian crolla in un istante. Perché a restituirle lo sguardo dal pc di Yakov sono gli occhi scuri e profondi di Matt. Il suo Matt. L'uomo della sua vita e padre dei suoi quattro figli. Di colpo non è più solo il futuro professionale di Vivian a essere in discussione, ma il suo presente, il suo passato. Mentre dentro di lei ogni certezza va in pezzi, la memoria corre a ritroso: l'incontro fortuito e quel caffè rovesciato sulla camicia di Matt (le goffe scuse di lei, il sorriso di lui); il primo appuntamento nel ristorantino italiano; l'improbabile proposta di matrimonio in aeroporto; la ricerca della casa perfetta nei sobborghi di Washington; la nascita di Luke. 
Una bugia lunga dieci anni. Un incubo privato destinato a trasformarsi in concitato intrigo politico dove la posta in gioco si fa di ora in ora più alta. 






Non so come spiegarvi questo romanzo senza spoilerarvi tutto perché come faccio a spiegarvi certe cose? Come vi spiego perché non mi ha colpito senza parlarvene nel dettaglio?
Okay partiamo dalle basi e poi passiamo, inevitabilmente (sorry) alla parte spoiler.
Vivian è un’analista del controspionaggio della CIA, sta per fare il colpaccio scoprendo una cellula dormiente russa, per scoprire poi che suo marito Matt fa parte di quella cellula.
Voi cosa fareste se dopo 10 anni di matrimonio scopriste che la persona che avete sposato vi ha mentito praticamente su tutta la sua vita? A casa mia volerebbero stracci quello poco ma sicuro (e pure qualche piatto). Non farei altro che chiedermi se mi ha sposato perché mi ama o perché ero un suo obiettivo, se è tutta una bugia... E questo è quello che si chiede anche Vivian, quello che il lettore si domanda durante la narrazione, mentre vediamo i flashback della loro vita coniugale, mentre Vivian si caccia in una situazione più grande di lei per proteggere la sua famiglia.


DA QUI IN POI LA RECENSIONE DIVENTA SPOILER

Vorrei dire che Matt mi aveva quasi fregato ma no stronzetto, non mi hai mai fregato neanche per un millesecondo.
Sapete quanti segnali saltano fuori nei flashback? Enormi campanelli d’allarme sul fatto che forse Matt nasconde qualcosa. Non le ha mai fatto conoscere i genitori nonostante per lei fosse importante, l’ha sempre convinta a tornare al lavoro poco dopo la nascita dei figli, è stato lui a suggerirle di passare alla sezione Russia, ma che cazzo non ti fa due domande?
E durante la narrazione ci sono momenti in cui è palese che lui la voglia fregare, si vede lontano un miglio e invece no lei si fa intortare per bene. C’è una scena in cui lui tira fuori il nome del programma che usano alla CIA, e Vivian è li che pensa, testuali parole “Come fa a conoscere Athena? Sono certa di non averglielo mai nominato.” NON LO SO, SECONDO TE COME FA A CONOSCERLO? MA TI SVEGLI?
No cioè scusate ma io a questo punto pensavo avesse capito e invece non si sofferma neanche su questo dettaglio che è la chiave di tutto, perché se prima non avevi messo insieme i puntini, con questa informazione avresti dovuto essere in grado di farlo e invece no, rincoglionita fino alla fine.

Restando in tema... Il finale.
Non ho azzeccato solo Matt ma anche un’altra cosa, un altro tizio coinvolto che mi era sembrato subito sospetto. Raga è la prima volta che tutte le mie teorie riguardanti un thriller si rivelano giuste a fine libro. TUTTE. Vorrei dare il merito agli anni passati a guadare Veronica Mars che mi hanno forgiato come detective ma la verità è che la storia è abbastanza prevedibile e scontata.



“Mi sta manovrando”. Ma sarà vero?



Se lo avete letto fatemi sapere se a voi è piaciuto!


4 commenti:

  1. Fortuna che questa è analista al controspionaggio.
    Mah, sarà perché in tutte le serie che ho visto io, chi era della CIA aveva una copertura lavorativa e nessuno in famiglia lo sapeva...

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    1. tra l'altro da quello che ho capito l'autrice ERA nella cia quindi mi sono stupita che abbia creato un personaggio così scemo...

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  2. Quelle cose che non ti fanno più credere nei thriller xD

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