lunedì 19 aprile 2021

Rule of Wolves di Leigh Bardugo | Recensione

Buon lunedì booklovers!
E' finalmente arrivato il momento di parlarvi di Rule of Wolves della mia amata Bardugo, per ora inedito in Italia ma visto la popolarità che l'autrice sta acquistando nel nostro paese sono sicura che questa serie verrà tradotta. Era una delle uscite che più aspettavo quest'anno e se la settimana scorsa avete visto le story che ho fatto su ig sapete già che, purtroppo, mi ha un po' deluso. Ve ne parlo senza spoiler quindi potete andare sul sicuro.



RULE OF WOLVES
LEIGH BARDUGO

Editore: Imprint
Pagine:  608
Genere: Fantasy
Serie: Nikolai Duology #2

The Demon King. As Fjerda's massive army prepares to invade, Nikolai Lantsov will summon every bit of his ingenuity and charm—and even the monster within—to win this fight. But a dark threat looms that cannot be defeated by a young king's gift for the impossible.
The Stormwitch. Zoya Nazyalensky has lost too much to war. She saw her mentor die and her worst enemy resurrected, and she refuses to bury another friend. Now duty demands she embrace her powers to become the weapon her country needs. No matter the cost.
The Queen of Mourning. Deep undercover, Nina Zenik risks discovery and death as she wages war on Fjerda from inside its capital. But her desire for revenge may cost her country its chance at freedom and Nina the chance to heal her grieving heart.
King. General. Spy. Together they must find a way to forge a future in the darkness. Or watch a nation fall. 





Ebbene si, questo giorno doveva arrivare. Il giorno in cui la Bardugo mi ha un po' delusa. E da come potete capire da questa intro, la lettura di RoW purtroppo non è andata come speravo.
Le cose da dire sarebbero tante perciò per non fare una recensione lunga 8km ho deciso di suddividerla in due parti: i lati positivi e i lati negativi.

ASPETTI POSITIVI
La scrittura: la scrittura della Bardugo è bellissima, non lo si può negare e questo da un tocco in più alla storia (e nel mio caso la salva anche un po’). Basti pensare che nonostante la trama non mi abbai fatto impazzire ho riempito il libro di post perché alcune frasi erano davvero belle
Riferimenti vari: quando crei un mondo che continui ad ampliare aggiungendo libri è scontato fare riferimenti alle altre serie e questo a me piace tantissimo
Il romanzo si concentra molto politica e guerra e non potevo essere più felice di ciò. La politica era già accennata in King of Scars e qui viene esplorata ancora di più e io sono una fan della politica nei fantasy quindi per me è stato bello bello. Per quanto riguarda la guerra sto parlando di scontri sul campo, rappresaglie, battaglie, una guerra contro una nazione nemica, che è ben diversa dalla guerra civile che abbiamo visto nella trilogia grisha, in più le scene sono rappresentate graficamente molto bene quindi top della gamma.
Zoya: questo è un personaggio che grazie a questa serie ho rivalutato moltissimo e ne sono felice. Attraverso il suo pov ho potuto entrare nella sua testa e capire come pensa. Siamo abituati a una Zoya soldato, uno dei più potenti grisha di sempre, ma c’è molti di più nel suo cuore. E poi possiamo vedere il suo passato, le sue origini e io apprezzo sempre un bel background che da spessore a un personaggio.

“We’ve been promised a future for so long.
A day when the Grisha would be safe, when Ravka would be at peace.
Every time we try to grab for it, it slips through our fingers.”

ASPETTI NEGATIVI
Qui dentro c’è troppa roba. Non è tanto l’aggiunta di due pov (per un totale di 5) ma le storyline che sono tipo 8. Okay che si intrecciano tutte tra loro ma c’è troppa carne al fuoco e diventa un macello. Si poteva fare molto meglio eliminando delle cose.
Questa è la serie di Nikolai e se in Kos era il protagonista in RoW diventa quasi un personaggio secondario perché viene dato più spazio a Zoya. E tutto quello che Nikolai ha fatto fin da quando è comparso: combattere per avere il trono e quindi regnare su Ravka per darle un futuro migliore, un posto migliore per i grisha si conclude con una cosa che tu dici ma che davvero? Ma seriamente ha fatto tutto sto bordello per poi fare così? Ai miei occhi è come se lui da Assedio e Tempesta a Rule of Wolves non sia mai cambiato, non ha avuto una crescita come ad esempio l’ha avuta Zoya. Ma allora perché chiamarla Nikolai Duology se poi sposti il focus su altro?
Il finale che è stato dato a Nina non mi è piaciuto per niente. Non riesco ad accettarlo e a mio parere è un po’ un azzardo verso determinati fan. Ma oltre a questo non la riconosco. Capisco che essendo una spia non può essere sé stessa ma mi manca la Nina di Sei di Corvi e la rivoglio indietro perché era perfetta. In più non mi è andata giù la decisione che prende alla fine.
Alcune cose sono state risolte troppo semplicemente. Tipo la questione di Nikolai che è un bastardo o l’altro problemino legato all’oscurità che si porta dentro. Un minuto prima sono un problema, quello dopo puff.
Ritroviamo un personaggio del passato e dal finale di KoS ci veniva fatto intendere che sarebbe stato cruciale in questo libro. Ecco no. Perché questo personaggio non fa niente, non gli viene dato uno scopo, non ha uno sviluppo e poi viene silurato in modo becero e secondo me ingiusto. Io da fan di quel personaggio non lo accetto. In più quello che fa mi è sembrato molto out of character, non avrebbe mai fatto una cosa del genere dai. Il suo finale mi è sembrato messo lì per avvantaggiare il finale di questa serie.
Il finale lascia la porta aperta per un altro libro che secondo me si potrebbe evitare. Cioè usando il personaggio che ho citato nel punto prima si poteva benissimo chiudere, senza mettere li quella frase giusto per aprire le porte a una potenziale nuova trama.

“Fight for me. Fight for every Grisha, for every soldier, for every child who wishes to see
his mother again, for every father who wishes to rest his head at night without fear of what
may come tomorrow, for every artist, and carpenter, and stoneworker, and farmer who were
meant to do more with their lives than carry a gun in their hands. Fight for all of us.”

Ci sono poi dei camei che per me sono uno sni. Nel senso che come dicevo per i riferimenti alle altre serie è bello sì ma il primo cameo è inutile perché si poteva usare un altro escamotage per risolvere quella questione. Il secondo cameo mi è piaciuto ma era utile al 100%? Non proprio.

Inutile dire che mi aspettavo di più da questo libro e mi piange il cuore a dare un voto così basso alla Bardugo. La mia paura più grande è che il grishaverse diventi un po’ come l’universo shadowhunters: pur di andare avanti si cade nel nosense.


There is more to life than war.



Se lo avete letto fatemi sapere cosa ne pensate!


4 commenti:

  1. Ho appena terminato di leggere Crooked Kingdom, e non puoi immaginare la mia felicità di ritrovare Nikolai anche in questo romanzo. Sebbene sia uno dei miei personaggi preferiti del mondo Grisha devo però ammettere che questa duologia non mi attira granché; ho sentito troppi commenti poco entusiasti per esserne intrigata ... e il timore che un così bel personaggio sia rovinato è troppo ahah

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    1. King of Scars in realtà a me è piaciuto, è stato questo secondo volume che purtroppo non mi ha entusiasmato quindi la serie non la boccerei proprio del tutto

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  2. Qui dentro c’è troppa roba.
    Strizziamo un occhio alla Clare?

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Grazie per aver commentato! You make me sooo happy ♥