lunedì 15 febbraio 2021

The Winner's Crime. La vendetta di Marie Rutkoski | Recensione

Buongiorno booklovers!
Nel weekend sono finalmente andata a pranzo fuori con le mie amiche e ho fatto un brevissimo giretto in centro, era dall'estate scorsa che non ci andavo.
Oggi invece vi parlo di The Winner's Crime. La vendetta, il secondo volume della trilogia di Marie Rutkoski. Non ci sono spoiler consistenti ma sarebbe meglio aver già letto il primo volume (dai cosa aspettate!).




THE WINNER'S CRIME. LA VENDETTA
MARIE RUTKOSKI

Editore: Leggereditore
Pagine: 265
Genere: Fantasy
Serie: The Winner's Trilogy #2


Un matrimonio reale è il sogno di ogni ragazza: sfarzo, festeggiamenti e balli fino all’alba. Ma non per la bella Kestrel, per la quale invece le nozze ormai prossime con il principe Verex rappresentano una gabbia che non le lascia via di scampo. Con l'avvicinarsi del matrimonio, vorrebbe ardentemente raccontare all'amato Arin la verità sul suo fidanzamento, se solo potesse contare su di lui... Ma di chi può ancora fidarsi, se non può credere neanche più a sé stessa? Spia in incognito alla corte imperiale, Kestrel è diventata una professionista dell’inganno: vive nella menzogna, per trasmettere informazioni agli herrani, il popolo che dovrebbe considerare suo nemico, ed è finalmente vicina a scoprire un terribile segreto. Nel frattempo Arin, che da semplice schiavo è diventato governatore di Herran, arruola alleati per allontanare dal suo Paese un pericoloso nemico ed è attanagliato dal sospetto che Kestrel sappia molto più di quanto dica, e che menta... La verità, però, può fare più male delle menzogne, e quando verrà a galla, Kestrel e Arin dovranno fare i conti con le conseguenze delle proprie scelte.

Amore, intrighi e colpi di scena per una storia ricca di passione... in attesa dell’esplosivo finale.





Oh quanto mi è piaciuto questo romanzo! Altroché maledizione del secondo volume, ma quando mai! In The Winner’s Crime ho volato altissimo!

Dopo il finale di The Winner’s Curse ci troviamo con Kestrel che si è infilata in una situazione più grande di lei per proteggere Arin e il suo popolo. Ci spostiamo a corte dell’Imperatore dove Kestrel è visibilmente sola, senza amici e piuttosto infelice direi; e se prima non poteva stare con Arin perché lui era uno schiavo adesso la faccenda è ancora più grave perché Kestrel si è fidanzata con il figlio dell’Imperatore (cioè oh, mica col primo poraccio che è passato sotto il ponte).
Con Arin invece scopriamo il popolo di Dacra e aggiungiamo così un altro tassello al worldbuilding. Per Arin è fondamentale riuscire a guadagnare l’appoggio dei Dracani perché siamo schietti, il suo popolo sta abbastanza nella merda e ha bisogno di un alleato forte per combattere Valoria.

Questo non è un gioco.”  
Eppure fino a qui vi siete mossa bene. E state ancora giocando.” 

Nonostante i nostri due protagonisti siano separati non mancano le scene dove sono insieme (quella sulla finestra, madò raga io così 😍) e io questi due li adoro. Perché anche quando sono distanti la mente di uno corre sempre a pensare all’altro. E mi piace da morire il fatto che Arin conosca nel profondo Kestrel, come è in grado di capire quando nasconde qualcosa, quando mente, il modo in cui conosce il suo cuore è bellissimo.

Quindi non mi dai nulla.”  
Quando mai ti ho dato qualcosa?” 
Arin le rispose con dolcezza:Mi hai dato molto invece, una volta.”  

Questo secondo volume ha tutto quello che cerco in buon romanzo: una buona ship, personaggi caratterizzati benissimo e originali (perché Kestrel non è la solita eroina che ci propinano i fantasy, e Arin è la giusta combo di soft boy e vojo vendetta) e grazie a dio non é un volume statico. Qui succedono tante cose: abbiamo gli intrighi di corte, strategie politiche, tradimenti, alleanze, segreti tra i personaggi. Insomma di certo il materiale non manca!

Io e Arin non possiamo stare vicini, è troppo pericoloso”   disse a bassa voce
Meglio per tutti e due se manteniamo una certa distanza.” 

The Winner’s Crime introduce anche Verex, il figlio dell’imperatore che all’inizio pensavo fosse na merda invece non è male come personaggio. La vera merdaccia è l’Imperatore e poi vabbeh non fatemi parlare del padre di Kestrel. Che padre di merda. Kestrel ha sempre cercato la sua approvazione e in questo volume ne pagherà le conseguenze…
Ah e che finale da disperazione genteeeeee.



UN APPUNTO SULLA TRADUZIONE ITALIANA
Anche qui ho trovato, non dico un errore grave come quello nel primo libro, ma una frase che può essere interpretata in altro modo.
Italiano
Poi in qualche modo lui ne era rimasto colpito, perché riconobbe lo stesso sentimento in lui: anche Arin desiderava quello che non poteva. Anche lui sentiva il cuore che sceglieva la sua terra e rifiutava ogni ragione.
Inglese
Then it had somehow touched him. He knew it himself. He, too, wanted what he shouldn’t. He, too, felt how the heart chooses its own home and refuses reason.

Dato che in questo romanzo si parla molto della terra di Arin, ossia del suo paese, del posto in cui vive, a mio parere nella frase tradotta può quasi sembrare che quel “terra” si riferisca al suo paese e che quindi il suo cuore sceglie il suo paese e non Kestrel. Mentre nella frase originale il senso è chiaro: il cuore sceglie la sua casa, inteso come il posto del cuore, il posto\persona in cui ti senti a casa e non ha niente a che fare con il posto da cui provieni.



“Arin l’aveva cambiata. Era ora di ammetterlo.



Avete letto questa serie? Cosa ne pensate???


2 commenti:

Grazie per aver commentato! You make me sooo happy ♥