Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo | Recensione

Buongiorno booklovers!

Come state? Ho programmato questo post ieri quindi non so se quando andrà online oggi il nuovo dpcm sarà già uscito, in ogni caso comunque io questa settimana sono a casa perchè c'è poco lavoro in negozio ed avendo il contratto a chiamata sono la prima che appunto viene lasciata a casa.

Ma non siamo qui per deprimerci! Parliamo di cose belle invece, ossia della serie Grisha di Leigh Bardugo che finalmente torna nelle nostre librerie dopo essere stata interrotta anni fa! Si parte con il primo volume: Tenebre e Ossa, e ci tengo a ringraziare la Mondadori per avermi omaggiato della copia digitale ma soprattutto Francy che sapendo del mio amore per questa autrice ha deciso di coinvolgermi nell'evento 😘

TENEBRE E OSSA

LEIGH BARDUGO

Editore: Mondadori

Pagine: 240

Genere: Fantasy

Serie: The Shadow and Bone Trilogy #1

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L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore. 

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Quest’anno avevo già in mente di fare una rilettura della trilogia Grisha in vista dell’uscita della serie tv (cacciate fuori un trailer grazie!) e quando la Mondadori ha annunciato la pubblicazione ero super felice di poter finalmente leggere un’altra opera della Bardugo nella mia lingua!

La prima lettura risale al 2017 e se siete interessati a dare una sbirciata all’intera storia vi ricordo che qui potete trovare la recensione dell’intera trilogia. Per tale motivo in questa recensione vi parlerò brevemente della storia e un po’ di più delle sensazioni che mi ha dato la rilettura. 

Il romanzo si apre subito facendoci conoscere Alina, la protagonista, che presto scoprirà di avere un potere che può aiutare il futuro della nazione. Come tutte le protagoniste che si rispettino non sapeva di avere questo potere dentro di lei e deve imparare a controllarlo e dominarlo se vuole aiutare il popolo. In tutto questo non è sola perché una volta scoperto il suo dono viene portata a palazzo dall’Oscuro, che la vede come colei che può aiutarlo a distruggere la faglia che da anni divide la nazione e i suoi abitanti.

“Ti spettavo da tanto tempo, Alina. Io e te cambieremo il mondo.”

Fin da subito capiamo che Alina è una persona buona, ha a cuore le persone, e negli ultimi capitoli vediamo quanto sia incline al perdono e al sacrificio. Non per niente tutto ciò si sposa benissimo con il suo potere: evocare la luce, in contrasto invece con il potere dell’Oscuro che è appunto quello di evocare oscurità.

Sarò sincera, avendo letto tutti i volumi posso già dirvi che Alina non mi ha mai fatto impazzire più di tanto come personaggio, però ci sono delle cose che apprezzo di lei, come il fatto che venga descritta come una ragazza scheletrica, a vederla sembra quasi malata e sappiamo quanto sia difficile trovare una protagonista femminile che si discosta dal solito cliché della “bella ma non so di esserlo”. In più non gli cade tutto davanti ai piedi, deve sudare per ottenere le cose e non ha botte di culo il che rende tutto un po’ più realistico. Questa rilettura mi ha anche fatto notare come alcuni suoi tratti che poi saranno importanti nei prossimi libri, sono già presenti in questo romanzo che da inizio al suo percorso.

La rilettura invece non mi ha fatto cambiare idea su Mal che detesterò dal profondo dell’anima fino alla fine dei miei giorni, boh l’ho sempre trovato anonimo, piatto. Mentre ho realizzato che mi era mancato tantissimo l’oscuro e l’ho amato ancora di più. Ah mio amato Darkling COSA TI FAREI…

“Cosa è infinito? L’universo e la cupidigia degli uomini”.

Devo dire che la rilettura mi è davvero servita perché mi ero dimenticata un sacco di dettagli, soprattutto sui Grisha. Diciamo che mi ha aperto gli occhi su un po’ di cose, difatti il mio rating si è abbassato di mezzo punto perché ammetto che foooorse ai tempi della prima lettura la mia crush per il Darkling ha offuscato un tantino il mio pensiero difatti sto giro ho notato di più i “punti deboli” del romanzo come ad esempio il fatto che la caratterizzazione di Mal e dell’Oscuro non siano poi proprio così articolate e che la storia sia molto introduttiva, tutte cose che però alla fine ci stanno perché stiamo comunque parlando del primo volume di una serie, è normale che ci sia un minimo di introduzione.

Ovviamente mi sono innamorata un’altra volta dell’ambientazione e non vedo l’ora di tornare in questo mondo con il secondo volume. Io continuo a ripeterlo: il worldbuilding ricco di dettagli è il punto forte della Bardugo. Voi cosa aspettate a scoprirlo?

“Il mondo sta cambiando, Alina.”

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E voi cosa aspettate ad entrare nel mondo Grisha?