Buongiorno booklovers!
Finalmente, dopo secoli oggi si va a mangiare all'Old Wild West, durante la quarantena mi sono mancati i loro panini (perchè non consegnavano fino a casa mia) e se penso al panino che mangerò ho già l'acquolina in bocca 😍
Ma passiamo ai libri! Perché oggi vi parlo di un'uscita fresca fresca del mese scorso ossia Falce di Neal Shusterman, che ho letto in buddy read insieme a Jessica, e ringrazio anche la Mondadori per avermi fornito la copia digitale.
Editore: Mondadori
Pagine: 360
Genere: Distopico
Serie: Arc of a Scythe #1
Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
Falce era una delle uscite che più attendevo del 2020 e fortunatamente non sono stata delusa, avevo alte aspettative certo, ma non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo e mi ci sono buttata ricordando pochissime cose della trama che, tra l'altro, avevo letto secoli fa. Mossa vincente!
Ci troviamo in futuro dove la morte non esiste più, o meglio la morte naturale è stata sradicata. Il genere umano ha fatto passi da gigante con la tecnologia e la conoscenza e si è arrivati a vivere per sempre, ad avere la possibilità di essere ringiovaniti all'infinito e quindi non morire mai. Capite bene però che se la gente non muore ma le nascite continuano, si pone un problema non di poco conto: la sovrappopolazione. Ecco perché è nata la Compagnia delle Falci, il cui compito è “somministrare” la morte in modo che la popolazione sia sempre sotto controllo. A mandare avanti tutta la baracca è il Thunderhead, un’intelligenza artificiale che ha sostituto il governo e si occupa della popolazione come se fosse un genitore amorevole, assicurando all'umanità la mancanza di povertà, disuguaglianza, e carestie.
Attraverso il doppio pov seguiremo Citra e Rowan, che sono stati scelti per seguire un addestramento per diventare Falci, e il loro percorso non sarà affatto facile. I capitoli sono inoltre intervallati da pagine di diario di altre Falci che spiegano com'è la loro vita e la loro missione.
La natura umana è prevedibile, ma anche misteriosa: incline a grandi e improvvisi
progressi, eppure intrisa di un vile egoismo.
progressi, eppure intrisa di un vile egoismo.
Non so voi ma a me questa idea delle Falci è sembrata fin da subito geniale, perché ricorda moltissimo la figura del Tristo Mietitore (ed è subito via la scaletta dalla piscina di The Sims muahaaha) e vediamo come ogni Falce abbia il suo metodo di “spigolatura”, così viene chiamata l’atto di uccidere una persona. Vediamo anche come all'interno di questa compagnia non sia tutto rosa e fiori, perché il progresso avrà fatto passi avanti ma la natura umana non la puoi cambiare…
Incentrare un intero libro sulla morte può essere una scelta azzardata perché non è un argomento da prendere alla leggera ma l’autore a mio parere lo tratta benissimo. Il romanzo offre un sacco di spunti di riflessione interessanti sulla società, sull'umanità, sulla compassione, e ovviamente sulla morte. Alcuni passaggi sono davvero molto belli, ti fanno pensare ed è una cosa che ho apprezzato tantissimo. Nonostante l’argomento trattato, la storia non è pesante, anzi, sin nota fin dai primi capitoli che scorre davvero bene.
Il mio augurio più grande per l’umanità non è né la pace, né il conforto, né la gioia. No.
Quello che auspico è che dentro noi stessi qualcosa muoia ogni volta che assistiamo alla morte
di un altro. Perché solo la sofferenza causata dall'empatia potrà permetterci di restare umani.
Quello che auspico è che dentro noi stessi qualcosa muoia ogni volta che assistiamo alla morte
di un altro. Perché solo la sofferenza causata dall'empatia potrà permetterci di restare umani.
Falce è un buon inizio di serie però alcune cose per me non sono ben chiare e approfondite, a partire dai protagonisti. L’impressione che ho avuto di Rowan e Citra è che non sia stata fatta molta introspezione, e i sentimenti che provano l’uno per l’altra non vengono esplorati (ma io sono salata comunque a bordo della ship). Sul worldbuilding si sa pochissimo ed è una cosa che ritengo fondamentale nei distopici, così come si sa pochissimo anche del Thunderhead (che mi ricorda un po’ Rehoboam di Westworld) o il tipo di vita che conduce la popolazione visto che da come sono descritti sembra che si limitino a esistere e basta senza avere hobby o passioni.
Insomma come avete potuto capire Falce mi è piaciuto, ma ho delle riserve. Il finale mi ha incuriosito ancora di più sul seguito e spero che le cose che non mi hanno fatto impazzire vengano esplorate meglio in esso.
“La spigolatura è necessaria” |
E voi l'avete letto? Io ve lo consiglio assolutamente!
La stessa cosa che ho detto nella mia di recensione, ma questi che stanno a fare tutto il giorno?! AHAHAHAHAH (ps. la mia di rece va online domani!)
RispondiEliminaLeggerò il continuo solo per Rowan, perché secondo me ci regalerà davvero delle gioie, me lo sento!
se non ce le regala mi incazzo!
EliminaHo letto il primo capitolo e non vedo l'ora di poter continuare!
RispondiEliminaaspetto gli aggiornamenti!
Eliminasecondo me il Thunderhead ci darà "soddisfazioni" nel prossimo volume (o almeno spero)
RispondiEliminalo spero perchè sono curiosissima di conoscerlo meglio!
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