lunedì 8 aprile 2019

King of Scars di Leigh Bardugo | Recensione

Buongiorno booklovers!
Oggi è il mio primo giorno di stage (e me la sto facendo un po addosso) quindi quando leggerete questo post probabilmente sarò intenta a capire cosa devo fare in ufficio...
Se mi seguite da almeno due anni già sapete che amo la Bardugo e che King of Scars era una delle uscite del 2019 che più attendevo. Finalmente sono riuscita a leggerlo per cui oggi si va di recensione, piuttosto lunghetta tra l'altro, scusate ma non ho saputo contenermi perchè avevo molte cose da dire.


KING OF SCARS
LEIGH BARDUGO

Editore: Imprint
Pagine:  514
Genere: Fantasy
Serie: Nikolai Duology #1

Nikolai Lantsov has always had a gift for the impossible. No one knows what he endured in his country’s bloody civil war—and he intends to keep it that way. Now, as enemies gather at his weakened borders, the young king must find a way to refill Ravka’s coffers, forge new alliances, and stop a rising threat to the once-great Grisha Army. Yet with every day a dark magic within him grows stronger, threatening to destroy all he has built. With the help of a young monk and a legendary Grisha Squaller, Nikolai will journey to the places in Ravka where the deepest magic survives to vanquish the terrible legacy inside him. He will risk everything to save his country and himself. But some secrets aren’t meant to stay buried—and some wounds aren’t meant to heal.




LA RECENSIONE CONTIENE SPOILER SULLA TRILOGIA GRISHA.

Prima di iniziare ci tengo a fare una precisazione che secondo me serve: è impensabile che voi entriate nell'universo grisha partendo da questo libro. King of Scars è collegato sopratutto agli avvenimenti della grisha trilogy per cui qualora non l'abbiate letta vi perdete dei pezzi fondamentali, è un po come se fosse un proseguimento... C'è anche uno spoiler enorme su un personaggio di Six of Crows quindi il mio consiglio è di leggere i libri in ordine di pubblicazione. E ora passiamo alla storia!

Ambientato 3 anni dopo i fatti narrati in Ruin and Rising, King of Scars vede Ravka sull'orlo del disastro. La nazione non si è mai ripresa completamente dalla guerra civile e Nikolai sta cercando di dare un futuro migliore alla sua gente. Già da qui si capisce che il libro ha una bella dose di intrighi politici che toccano tutte le nazioni: abbiamo Ravka con le casse quasi vuote che viene finanziata da Kerch (ma non a gratis eh!), Fjerda ce l'ha a morte con Ravka da sempre, sia i Shu che i Fjerda stanno tramando nell'ombra creando le proprie armi... Insomma la parte politica è ben fatta, ben intrecciata e l'ho apprezzata molto.

I POV sono 3 e tutti si concentrano molto sull'introspezione di personaggi: abbiamo Nina i cui capitoli iniziali sono strazianti (no veramente... era tutto troppo triste), Zoya che si porta dentro rabbia dovuta alle perdite che ha subito, e il nostro amato Nikolai alle prese con il proprio problemino. Ecco, purtroppo una pecca secondo me è la trama che a mio parere è la più debole (almeno in questo libro) tra tutte le serie della Bardugo. Nikolai deve proteggere Ravka non solo dalle altre nazioni ma anche da se stesso perchè se avete letto Ruin and Rising sapete che la battaglia ha lasciato dell'oscurità in lui, oscurità che potrebbe essere un pericolo per Ravka. Il fatto è che la trama era già ricca con gli intrighi politici, si poteva lavorare molto su quelli perchè le basi c'erano, invece a un certo punto mette da parte la politica e si concentra su come sradicare questa oscurità, qui si arriva a delle cose che per sono un po meh:
1. ci si fida di un personaggio che fin da subito puzza, e la cosa è palese! Ma Nikolai si fida e Zoya seppur titubante gli va dietro e io boh, cioè ma che vi siete bevuti? E' P A L E S E!
2. se avete letto la grisha sapete che si parla molto di Santi e in KoS hanno un ruolo ben preciso. Sapete anche che non sono una fan di tutto ciò che è religioso perciò già capite perchè sta roba dei santi non mi abbia fatto impazzire...
3. c'è un risvolto che riguarda i poteri grisha che non mi aspettavo e che, se devo essere sincera, non mi entusiasma del tutto


“Ravka's position is precarious, and so is mine. The people have only just begun to recover from the war. Thy want stability and leadership, not a monster born of ngithmares.”

Per quanto riguarda la parte romance è quasi inesistente. Questo volume mette solo le basi per due probabili ship: quella che coinvolge Nikolai e che non mi dispiace affatto 😎 l'altra invece... io lo so che quel personaggio si merita tutta la felicità del mondo ma per ora io ancora non ce la faccio a vederlo con un'altra persona, e non aiuta il fatto che il nuovo possibile interesse amoroso non mi abbia fatto ne caldo ne freddo.

La questione del finale: so che a molti ha deluso proprio quello. Io l'ho apprezzato (okay era il mio sogno lo ammetto), anche se da come va l'andazzo si può già intuire a metà libro dove va a parare. Nonostante l'abbia apprezzato ho anche parecchi dubbi, perciò capisco perchè a molti abbia deluso. E' un finale rischioso che apre una porta che può portare in due direzioni: una cagata pazzesca o una figata pazzesca. Spero vivamente nella seconda.

E' un buon libro? Per me lo è. I continui riferimenti alle precedenti serie vi riempiranno di feels e lo stile della Bardugo come sempre è molto bello, si vede che è migliorata da Shadow and Bone. Però insomma... diciamo che non mi ha rapito come Six of Crows o la grisha, ma rimane comunque un libro validissimo e se siete amanti del grishaverse non potete perdervelo!


“The monster is me and I am the monster.


Avete mai letto qualcosa della Bardugo? Se la risposta è no... cosa state aspettandooo?

6 commenti:

  1. Lo leggerò, solo perché adoro Nikolai...ma sicuramente dopo la dilogia di SOC!

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  2. no vabbè, penso di aver capito perché i capitoli di Nina siano così strazianti T_T
    Comunque sono curiosa di leggerlo... per certi versi mi ricorda TOG (il principe che deve lottare contro l'oscurità... sigh)!

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Grazie per aver commentato! You make me sooo happy ♥