Buon pomeriggio lettori. La cattiva notizia è che devo preparare due esami perciò è probabile che andrò un pò a rilento con le letture (vedremo...). La buona notizia è che ho trovato cinque minuti per pubblicare la recensione di Prodigy.
ATTENZIONE: non ho resistito e ho messo una frase spoiler, la trovate a fine recensione ma non preoccupatevi l'ho coperta.
PRODIGY
Editore: Piemme Freeway
MARIE LU
Editore: Piemme Freeway
Pagine: 298
Genere: Distopico
Serie: Legend #2
Genere: Distopico
Serie: Legend #2
Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'Elector Primo muore e il figlio Anden prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due ribelli innamorati si uniscono ai Patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i Patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo Elector. È l'occasione per cambiare il mondo, per dare un senso alla morte di tante persone amate e di tanti innocenti... peccato che il nuovo Elector, l'affascinante e sensibile Anden, sembri completamente diverso dal suo crudele genitore. E se i Patrioti si stessero sbagliando?
Prodigy
riprende la narrazione nove giorni dopo i fatti accaduti in Legend.
June
e Day arrivano a Las Vegas, città militare piena di soldati della
Repubblica e quindi molto pericolosa per i nostri protagonisti.
Qui
vengono aiutati dai Patrioti che accettano di salvare Eden, il
fratello di Day, ad una condizione: uccidere il nuovo Elector. Si,
perchè il vecchio Elector è morto lasciando la Repubblica in mano
al figlio Anden. E questo è il momento giusto per ucciderlo e scatenare una
rivolta nella Repubblica.
Day
farebbe di tutto per salvare il fratello e June farebbe di tutto pur
di salvare le persone che Day ama, così accettano.
“Benvenuti nei Patrioti, miei giovani amici. Siamo lieti di avervi tra noi.”
Il
piano di Patrioti viene messo in atto: June deve per fare in modo che
Anden si fidi di lei per poi tradirlo, Day invece aiuterà i Patrioti
a creare un po' di scompiglio. Lui è importantissimo per la causa
perchè il popolo ormai lo ama e crede in lui. Day
è in grado di accendere il popolo, basta una sua parola per far
scatenare una rivolta in grado di far cadere la
Repubblica.
Tutti
noi vorremmo vedere la Repubblica cadere. Per quello che ha fatto a Day, per
quello che ha fatto June, per tutte le bugie che ha raccontato al suo
popolo, per il modo in cui ha trattato le persone dei settori poveri.
Eppure c'è qualcosa in questo piano che non quadra. Chi sono
i veri nemici? Di chi ci si può fidare? Anden è davvero lo spietato
Elector dipinto dai Patrioti? E la Repubblica può davvero essere
salvata?
In questo capitolo abbiamo avuto modo di entrare, seppur
per poco, nel mondo delle Colonie. Esse
sono strane: scintillanti, piene di luci e pubblicità. Le Colonie
sono davvero la terra promessa? Sono davvero il sogno di cui parlava
il padre di Day?
Marie
Lu non delude mai! In Prodigy si possono notare i dubbi che si sono
fatti strada nei protagonisti: June che nonostante tutto quello che
le ha fatto la Repubblica non riesce a capire se si sente ancora
fedele a essa e Day che vedendo le interazioni tra June e Anden si
chiede come può competere con questo ragazzo ricco che può
restituire a June la sua vecchia vita fatta di ricchezza e incarichi
prestigiosi.
Mi è piaciuto che la scrittrice abbia dato un
po' di spazio ad altri personaggi come Tess e Kaede e ci abbia fatto
capire qualcosa in più su di loro. Ma la cosa che ho amato di più è stato
farci vedere una June Iparis fragile agli occhi di Day. L'ha sempre
vista come una ragazza forte, in grado di salvarsi da sola e June è
proprio così ma questo non vuol dire che niente la scalfisca e lui
se ne è accorto.
Prodigy
mi è piaciuto e molto anche! Ma non come Legend e il fatto è che
non so bene il perchè. Forse perchè i primi libri di una
saga\trilogia conquistano sempre il mio cuore in maniera diversa dai
seguiti. Non me la sono sentita quindi di dare cinque stelle piene ma
neanche quattro e basta.
«Però
l'anello di graffette resta il mio preferito.» June
Anche il mio June, credimi.
Sono
contenta che la Piemme abbia deciso di portare da noi anche l'ultimo
capitolo di questa trilogia. Perchè questa è una trilogia che
merita davvero. Non mi resta che aspettare di avere tra le mani
Champion, l'ultimo capitolo.
Sono seeeempre più curiosa!
RispondiEliminaE fai bene!
EliminaHo trovato il tuo link sul link party degli Elfi e sono venuta a visitare il tuo blog: ti faccio i miei complimenti, è proprio bello e mi piace moltissimo!
RispondiEliminaGrazie mille francesca, i complimenti fanno sempre piacere.
EliminaBenvenuta nel mio angolino :)