venerdì 4 giugno 2021

La catena di ferro di Cassandra Clare | Recensione

Buon lunedì booklovers!
In ritardo arriva la recensione de La Catena di Ferro di Cassandra Clare, che ormai ho finito tre settimane fa. Ho continuato a rimandare perchè solo al pensiero di mettermi giù a scrivere mi sentivo male, ma non si può rimandare in eterno quindi eccoci qua. Per fortuna questa è stata una buddy read e non ero sola durante la lettura, quindi un ringraziamento speciale a Jess💜, che tra l'alto manco a farlo apposta ci siamo sincronizzate con la pubblicazione e potete trovare la sua recensione su The Ink Spell.



LA CATENA DI FERRO
CASSANDRA CLARE

Editore: Mondadori
Pagine: 624 
Genere: Urban Fantasy
Serie: The Last Hours #2

A osservarla da lontano, la vita di Cordelia Carstairs sembrerebbe perfetta. Che altro potrebbe desiderare infatti la giovane donna? È fidanzata con James Herondale, uno degli scapoli più ambiti di Londra, che oltretutto è proprio il ragazzo di cui da sempre è disperatamente innamorata. Ha iniziato una vita nuova ed eccitante a Londra, insieme alla sua migliore amica Lucie Herondale e agli affascinanti amici di James, gli Allegri Compagni. Per di più, sta per riunirsi con l’amato padre e ha con sé Cortana, la leggendaria spada che la sua famiglia si trasmette di generazione in generazione. Purtroppo, però, la realtà è ben diversa, e certo molto meno entusiasmante. Per prima cosa, il suo imminente matrimonio con James non è altro che una farsa, organizzato soltanto per salvare la reputazione di entrambi. James, poi, è innamorato della misteriosa Grace Blackthorn, sorella inconsolabile di Jesse, un ragazzo morto anni addietro a causa di un terribile incidente. Per non parlare di Cortana: ogni volta che cerca di utilizzarla, Cordelia si ritrova i palmi delle mani bruciati. Suo padre, inoltre, è molto diverso dall’uomo che conosceva, ora è molto più amareggiato e incattivito. Come se non bastasse, un assassino seriale sta prendendo di mira gli Shadowhunter di Londra. Complice l’oscurità, pugnala indisturbato le sue vittime e poi sparisce, senza lasciare traccia.
Insieme agli Allegri Compagni, Cordelia, James e Lucie percorrono in lungo e in largo le strade più pericolose della città per seguire le orme dell’assassino. Ma i segreti che ciascuno custodisce gelosamente rischiano di vanificare tutti i loro sforzi... 




 

Quando Matthew nel libro dice “Cicchetto d’incoraggiamento” lo capisco benissimo perché rappresenta appieno il mio mood durante la lettura di La Catena di Ferro. Se ad affiancarmi non ci fosse stata Jess avrei mollato dopo due capitoli…

Parto subito dalla cosa principale che non apprezzo in questa serie: la trama. Perché è quasi inesistente. Si okay c’è la questione dell’eredità demoniaca che si portano dietro Lucie e James, ci sono questi Shadowhunters che muoio per mano di qualcuno ma il tutto passa in secondo piano perché a fare da padrone in questo libro sono i drammi personali dei personaggi e gli intrallazzi amorosi. Sembra di essere dentro a Beautiful ma ambientato nel 1900.
La Clare non è scema, ha visto cosa funziona maggiormente con il pubblico e ha deciso di concentrarsi maggiormente sulla parte sentimentale, ciò però penalizza chi, come me, si aspetta di leggere un urban fantasy quando prende in mano Shadowhunters. E questo a mio parere non lo è. Cioè in tutto il libro abbiamo due scene d’azione in croce (e ammetto che qui la Clare se l’è giocata bene. Il fatto che da anni non ci sia attività demoniaca giustifica le poche scene d’azione), tant’è che per ricordarci che i personaggi sono Shadowhunters viene buttato dentro un allenamento completamente a caso. Non succede niente fino all’80%, da lì in poi il tutto si fa un filino interessante ma solo perché praticamente a livello di trama è tutto incentrato nell’ultimo 20% del romanzo con azione, colpi di scena e quant’altro. Che poi che colpo di scena mamma mia, io dopo cinque capitoli avevo già capito chi ci fosse dietro alle morti degli Shadowhunters…

Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso.

Non veniamo risparmiati da scambi di battute inutili e dai troppi dettagli: il giro nella casa di James&Cordelia sembra un appuntamento con l’agente immobiliare viste tutte le descrizioni che ci vengono fornite, ci vene elencato tutto il menù di nozze e via con paragrafi inutili che potevano essere eliminati. Capisco che i dettagli e le descrizioni arricchiscano un libro ma qua è too much.

Passando ai personaggi… Questo è un romanzo corale e anche troppo direi, visto che ho contato 12 pov, di cui 6 spuntano solo una volta e poi addio. Tipo il pov di Ariadne serve solo a mostrarci la sua storia struggente con Anna, ma alla trama non porta nulla.
E comunque arrivati a sto punto è impensabile leggere la Clare senza l’albero genealogico vicino, io lo consultavo di continuo perché qua dentro c’è talmente tanta gente che non ricordo mai chi è figlio di chi, cugino di chi eccetera…
C’è anche da dire che personalmente i personaggi di questa serie non mi colpiscono per niente, anzi, Anna è la copia di Izzy, Christopher è uguale a Henry, insomma non li trovo originali. Matthew era l'unico che apprezzavo ma ovviamente anche lui è stato rovinato... che poi la rappresentazione che viene fatta dalla Clare dell'alcolismo non è il massimo eh, anzi stenderei un velo pietoso che è meglio.
Inoltre viene detto che Cordelia e Lucie parteciperanno alla cerimonia per diventare Parabatai, eppure in questo libro le loro interazioni sono minime e le poche che si vedono riguardano temi superficiali. Stando a quello che ho visto fino ad ora, un legame potente come quello Parabatai non lo vedo tra loro due.

Potresti avere paura delle conseguenze, se parli con il cuore.

Poi ci sono altre cose che ormai ho imparato a detestare leggendo la Clare, tipo l’insistenza nell’inserire triangoli amorosi anche quando non servono, come in questo caso. Anche perchè siamo onesti alla fine tutte le sue coppie finiscono sempre insieme quindi di cosa c’è da preoccuparsi? A maggior ragione poi se in TID abbiamo l’albero genealogico che ci fa vedere chi finisce con chi. Dai su è palese che anche la coppia di questa serie ce la farà, quel triangolo è completamente insulso e inutile.
Altra cosa riguarda le uccisioni Shadowhunters e il fatto che la Clare sta sempre nella sua bolla e non osa mai con i personaggi. Come sempre ha ucciso personaggi sacrificabili di cui non importa niente a nessuno quindi l’impatto emotivo per me è pari a zero. Avrei preferito schiattasse uno degli Allegri Compagni, quello avrebbe sicuramente dato una scossa al libro.

Con tante serie pubblicate nello stesso universo i riferimenti sono scontati e di solito li apprezzo, in questo caso da un lato ritengo che il riferimento a TDA con Annabelle ci possa stare (se proprio dobbiamo infilarcelo…) però il riferimento a TMI anche no. Che palle tirare fuori sempre gli stessi personaggi, un po' di originalità dai…

A libro concluso non mi è rimasto niente. Questa serie non riesce a catturare la mia attenzione come aveva fatto TMI, non suscita il mio interesse e al momento non so se la porterò termine, anche se ci sono delle questioni che non sono state risolte nella Catena di Ferro e sarei curiosa di capire se verranno riprese o cadranno nel dimenticatoio… ma resto comunque dell’idea che ormai la Clare non fa più pe me.



A volte la speranza è pericolosa.



Voi state leggendo questa serie? Cosa ne pensate?


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver commentato! You make me sooo happy ♥