martedì 19 gennaio 2016

La corsa delle onde di Maggie Stiefvater | Recensione

Buongiorno lettori.
Sono super felice di mostrarvi il mio primo 5 stelle del 2016. Lo so è stato un trauma anche per me, non mi aspettavo tante stelle così presto! Ma questo libro mi ha stregato, trasportandomi all'interno delle sue pagine e non ho potuto fare a meno di amarlo.




LA CORSA DELLE ONDE

MAGGIE STIEFVATER


Editore: Rizzoli
Pagine: 450
Genere: Fantasy


Succede ogni autunno, sull’isola di Thisby. Dalle gelide acque dell’oceano si spingono a riva i cavalli d’acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Sean Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest’anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.






Ogni anno si svolge sull'Isola di Thisby l'evento più atteso. L'evento che porta turisti da ogni parte del continente e che inevitabilmente miete delle vittime.
Il Festival dello Scorpione inizia una settimana dopo che i cavalli sono emersi dal mare. Ma non si tratta di cavalli normali. Si tratta di capaill uisce, terribili e bellissimi cavalli d'acqua assetati di sangue.

I cavalli d'acqua, famelici e selvaggi, perfidi e magnifici, ci odiano e ci amano.

Sean Kendrick ha vinto quattro volte la Corsa dello Scorpione e quest'anno non può perdere. Deve vincere. Solo così potrà comprare Corr, il cavallo con cui è cresciuto ma che è di proprietà della scuderia dei Malvern, la famiglia più ricca dell'isola.
Anche Kate Connolly vuole vincere. Deve vincere altrimenti perderà la casa dove è cresciuta. La casa che gli ricorda i suoi genitori, morti in mare per mano dei capaill uisce. Kate non è in grado di cavalcare queste creature, è spaventata da esse così decide di cavalcare la sua cavalla Dove, un vero azzardo per una gara fatta appositamente per i capaill uisce. Ma il vero problema è che una donna e le donne non hanno mai partecipato alla Corsa dello Scorpione.

Sean e Puck non sono poi così diversi, non li accomuna solo il bisogno di vincere... Entrambi sono cresciuti con i loro cavalli, li capiscono, si prendono cura di loro, gli amano. È proprio la gara che porta i due ragazzi ad avvinarsi, ma purtroppo ci può essere solo un vincitore...

Magico. È la prima cosa che mi viene in mente quando penso a questo libro e alla sua storia. I capaill uisce mi hanno stregato fin da subito con la loro bellezza e la loro crudeltà. Mi sono innamorata di loro attraverso gli occhi di Sean, il ragazzo timido e introverso che capisce queste creature, che riesce a domarle sussurrando parole alle loro orecchie. Inutile dire che il rapporto che ha con il suo cavallo è semplicemente bellissimo. E poi c'è Kate con il suo sguardo feroce che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Tutta l'isola non la vuole sulla spiaggia, cercano di impedirgli di partecipare alla corsa ma lei continua per la sua strada, non si fa buttare giù da nessuno.
Per tutto il romanzo conosciamo l'isola di Thisby e i suoi abitanti, seguiamo l'allenamento dei fantini e la gara ci viene mostrata solo nelle ultime pagine. Credetemi se vi dico che aspettare la gara non è stato affatto noioso. Volevo così immensamente leggere cosa succedeva, chi avrebbe vinto, chi sarebbe morto che quando è arrivato il fatidico giorno ho desiderato fermare tutto. Perché nel profondo lo sai, per quanto Sean e Kate se lo meritano, la Corsa dello Scorpione ha un solo vincitore.


E' come una battaglia. Una guerra di cavalli e uomini e sangue. 




6 commenti:

  1. Io ho un rapporto conflittuale con Stiefvater, mi era piaciuto tantissimo Shiver ma poi non ho finito la trilogia.. Ladri di Sogni mi era parso una lettura strana e contorta e io non ho ne la pazienza ne il desiderio di dover mettermi ad analizzare parola per parola, la lettura per me è leggere senza pensieri ehehe quindi, non so. Da come lo descrivi ne sono interessata e anche molto ma sono preoccupata se è un libro nello stile di Ladri di sogni che ho arrancato per tutto il tempo, se è così mi sa che passo xD

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    1. A me la trilogia di Shiver era piaciuta però non ho letto Ladri di sogni perchè sinceramente la trama non mi ha catturato. Su questo libro ti posso dire che nonostante la gara viene mostrata verso la fine anche se è il fulcro del libro quello che sta nel mezzo è bellissimo!
      Oltre al fantasy ovviamente c'è la componente romance, è accennata, perchè il libro non è incentrato su quello ma è comunque bellissima e l'ho trovata davvero dolce.

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  2. Bella recensione, Jessica, concordo praticamente con tutto ciò che hai detto. La Stiefvater è una delle mie autrici preferite e nonostante abbia amato ognuno dei suoi libri, questo mi sta particolarmente a cuore ed è forse quello che ho amato di più *__*

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  3. Io ho amato questo romanzo. Amato. (Se ti interessa trovi qui la mia Inter(re)view)
    Ho trovato quest’isola così piena di misteri, con un’atmosfera cupa, magica e ammaliante che mi ha subito affascinato. E questa Corsa dello Scoprione, pregna di crudeltà, speranze e sogni infranti mi è sembrata così affascinante che non ho potuto evitare di divorare questo libro.
    Non parliamo poi di Puck e del mio amore Sean, tormentato dal suo amore per Corr, che però è anche la sua maledizione.
    Tanto di cappello - ancora una volta - alla Stiefvater.
    Rainy

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    1. Concordo con tutto ciò che hai detto! La relazione tra Sean e Corr è fenomenale *__*

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Grazie per aver commentato! You make me sooo happy ♥