venerdì 28 settembre 2018

Invictus di Ryan Graudin | Review Tour

Buon venerdì booklovers!
Finalmente è arrivato il fine settimana e prima di andare a fare le mie cose vi lascio la recensione di Invictus con cui chiudo il Review Tour organizzato da Jess (❤) e ringrazio anche la Mondadori per avermi fornito una copia del romanzo.



INVICTUS
RYAN GRAUDIN

Editore: Mondadori
Pagine: 370
Genere: Sci-Fi


Voglio incontrare la storia faccia a faccia. Voglio essere il sangue che le scorre nelle vene, come la storia scorre nelle mie. Farway Gaius McCarthy non è un ragazzo come gli altri. Tutti lo considerano uno strano prodigio. Figlio di una viaggiatrice del tempo del 2354 d.C. e di un gladiatore dell’Antica Roma, la sua esistenza è un evento straordinario che al contempo distorce e infrange le leggi della natura. Perché Far è nato fuori dal tempo.
Ostinato, inquieto, dall’animo indomabile, il ragazzo fin da bambino ha un unico incontenibile desiderio: vivere l’esperienza frastornante di tuffarsi in epoche sempre diverse e provare quel miscuglio di vertigine, shock e déja-vu che solo incontrare la storia faccia a faccia può dare. Per questo studia per seguire le orme materne e diventare un documentatore, un viaggiatore del tempo che, per conto del governo, viene spedito nelle epoche passate a osservare e registrare gli eventi storici.
Subito dopo aver fallito, inspiegabilmente, l’esame finale del corso, Far viene contattato da un trafficante di opere d’arte che gli offre la possibilità di continuare a inseguire il suo sogno. Il ragazzo avrà a disposizione una macchina del tempo e, davanti a sé, secoli e secoli da esplorare. In cambio però dovrà mettere in piedi una squadra con la quale viaggiare clandestinamente di epoca in epoca per rubare oggetti e manufatti preziosi.
Un anno dopo, durante l’ennesima missione, dopo essere rimbalzati dall’Europa nazista all’America selvaggia di Davy Crockett al Vaticano michelangiolesco, Far e la sua squadra incappano in Eliot, una solitaria ragazza dalla pelle chiarissima e dalle origini misteriose che metterà in discussione l’esistenza stessa del ragazzo e di lì a poco trascinerà lui e i suoi amici in una missione pericolosissima nell’Antica Roma, dove la storia di Far ha avuto inizio. Una corsa disperata contro il tempo per impedire che il mondo si spenga. E con esso qualsiasi speranza per il futuro.





Io ho un problema serio con i romanzi che trattano i viaggi nel tempo\universi paralleli, perchè Invictus è già il terzo che fa cilecca con la sottoscritta.

Farway fallisce l'esame finale all'Accademia e vede in frantumi il suo sogno di viaggiare nel tempo e scoprire le epoche passate, così si da al mercato nero e a bordo della Invictus salta di epoca in epoca con la sua squadra per arraffare manufatti storici preziosi e io subito "Fighissimooo criminali che se ne vanno a spasso per il passatoooo" e invece no, perchè la storia non mi ha coinvolta più di tanto. Certo è interessante e l'idea alla base è bella ma da parte mia non c'è stato trasporto, non mi coinvolgeva più di tanto se non in alcune missioni tipo quella della Titanic (essendo il mio film preferito è troppo gasata all'idea!).

Il tempo vola quando lo si passa a saccheggiare la storia.

Non mi sono neanche affezionata ai personaggi o alle coppie, complice il cambio di POV continuo che non mi dava il tempo necessario di stare nella testa dei personaggi per capirli e conoscerli, solo Imogen mi è piaciuta molto perchè a mio parere (grazie ai suoi capelli) era quella che spiccava più degli altri.

Le cose che non ho digerito: a un certo punto avevo la sensazione di non riuscire a stare dietro a tutto quanto, forse sono io a essere stupida ma alcuni concetti mi sembravano troppo complicati. La ripetizione di imprecazioni come Frolla e Crux alla lunga era un po snervante ma la cosa che mi ha più infastidito è il worldbuilding: non sappiamo dove siamo. Farway vive nella Vecchia Roma, ma cos'è? E' la nostra Roma nel futuro? E' la nostra Roma riprodotta? Esistono ancora i continenti o esiste solo Roma dove abitano tutti quanti? Io non l'ho capito e se c'è una cosa che mi irrita è non capire dove collocare la storia che sto leggendo. E ancora... Farway vive nel 2371 ma non ci è dato sapere cosa è successo tra il nostro secolo e il 2371, ad esempio mi sarebbe piaciuto tanto vedere cos'è successo che ha portato alla nascita di Vecchia Roma.

Non è un romanzo che butterei del tutto e sicuramente se siete amanti dei viaggi nel tempo qui troverete pane per i vostri denti.


La speranza del futuro sta nel passato




Voi cosa ne pensate? Siete amanti dei viaggi nel tempo? Avete in mente di leggere questo titolo?

8 commenti:

  1. Abbiamo bisogno di un altro volume che colmi le varie lacune di questo!

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    1. mah secondo me se sistemato un attimo poteva essere un bellissimo standalone

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  2. Si è più concentrata sulla parte fantascientifica che sulle relazioni dei personaggi o le basi della storia. Siamo in un futuro dove Centrale sta sotto Roma, diventata capitale del mondo. Come è diventato questo mondo ancora non si sa, non gli è importato di spiegarcelo, era troppo impegnata a spiegarci come funzionano i viaggi nel tempo :P

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  3. Imogen è l'unica che con Eliot sono riuscita ad inquadrare, nonostante io abbia bisogno di sapere di più sui personaggi...Far per me era quasi inesistente!

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  4. No. No. No. L'ho già detto che per me è un no???

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