venerdì 15 ottobre 2021

La Guerra dei Papaveri di R.F. Kuang | Recensione

Buongiorno booklovers!
Quante madonne tirerò oggi in ufficio? Lo scopriremo solo andandoci yeeeeee.
No seriamente il venerdì è sempre tragico perchè ho un sacco di cose da fare e oltre a quello sembra che tutta la merda e le sfighe si concentrino, giustamente nel venerdì. Ma passiamo a cosa più belle, come La Guerra dei Papaveri di R.F. Kuang, una delle mie letture estive che ho davvero apprezzato! Chissà quando riuscirò a leggere il secondo!



LA GUERRA DEI PAPAVERI
R.F. KUANG

Editore: Mondadori
Pagine: 516
Genere: Fantasy
Serie: The Poppy War #1


Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo. 





Ho sentito parlare molto de La Guerra dei Papaveri, eppure non l’ho mai preso in considerazione fino a quando non è arrivato in Italia. Poi spinta un po’ dalle recensioni positive ma soprattutto dalla promessa che fosse un libro crudo ho deciso di dargli una possibilità. E direi che ho fatto bene.

Rin è una orfana di guerra che per sfuggire al suo destino decide di tentare il tutto per tutto entrando all’accademia militare. È una poveraccia, un nessuno. Il fatto che entri all’accademia superando un test difficilissimo stupisce tutti, ma questo non cambia le cose. Non cambia il fatto che verrà costantemente bullizzata perché essendo povera, quello non è il suo posto.

“Posso darti il potere di rovesciare gli imperi. Di bruciare i tuoi nemici fino a incenerirli.
Posso darti questo e altro. Sai cosa voglio in cambio. Conosci le condizioni.”

Ammetto che all’inizio non è stato facilissimo capire tutto. Ho fatto un po’ fatto fatica con i nomi dei personaggi e delle province (mi sembravano tuti uguali!) e in generale con la storia del regno ma ormai ci ho fatto l’abitudine con i fantasy perché ogni volta mi ritrovo sempre un po’ spaesata durante le prime pagine. Superato questo scoglio il romanzo mi ha incuriosito molto e ha catturato la mia attenzione, tant’è che l’ho trovato davvero scorrevole.
Poi vabbeh, se c’è una cosa che amo trovare nei fantasy è la politica e in questo caso ho adorato sia quella che la storia dell’impero del Nikan, le guerre dei papaveri che si sono svolte nel passato, la storia dell’isola di Speer… 

Il libro è diviso in tre parti. La prima ambientata all’accademia, mentre nelle altre due si entra nel vivo della guerra, che è l’assoluta protagonista di questo romanzo.
L’autrice non si risparmia nulla nel raccontare la guerra e le sue conseguenze: le morti, la brutalità dei soldati, i civili che si trovano tra il fuoco incrociato, come il festeggiamento di una vittoria possa trasformarsi in dolore, la paura dei soldati che la maggior parte delle volte sono semplicemente dei ragazzi giovani e spaventati che non hanno idea di quello che stanno facendo.
Ci sono immagini grafiche crude, proprio come lo è la guerra. E io ho apprezzato questa brutalità, il non voler addolcire la pillola...

“La guerra non determina chi ha ragione. La guerra determina chi resta.”

Rin è una protagonista che ho davvero apprezzato e a cui mi sono già affezionata, perché è un personaggio vero. Non è un’eroina. È spaventata, ha paura di perdere sé stessa abbandonandosi allo sciamanismo ed è piena di odio. Odio che la porta a compiere azioni brutali…

Non è scoccata la scintilla tale da farmi innamorare di questo romanzo ma l’ho davvero apprezzato e i complimenti all’autrice vano fatti perché ha scritto questa storia da giovanissima e ha saputo raccontare benissimo la crudeltà della guerra ispirandosi tra l’altro alle guerre sino-giapponesi (e shoutout a lei che ha parlato di mestruazioni, che a quanto pare sono sconosciute in questi romanzi…).


Il prezzo del potere è il dolore.



Avete letto questo libro? Cosa ne pensate?

4 commenti:

  1. Ho letto molti pareri contrastanti su questo libro e la tua è la prima recensione quasi totalmente positiva che leggo! Al momento non mi attira molto come storia però dalla trama sembra comunque interessante

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    1. pensa che io all'inizio manco lo volere leggere. Ovviamente l'ho letto senza aspettative che per me è sempre la scelta migliore

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  2. È in libreria, devo capire quando metterlo in lista xD

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Grazie per aver commentato! You make me sooo happy ♥