La catena d'oro di Cassandra Clare | Recensione

Buon lunedì booklovers!
Come state? Io ho approfittato del sole di ieri per lavare la terrazza così adesso posso mettermi fuori a leggere all'aria aperta invece di stare barricata in casa (qua serve vitamina D!) Detto ciò oggi vi parlo finalmente de La catena d'oro di Cassandra Clare, dico finalmente perchè l'ho finito ormai due settimane fa ma tra una cosa e l'altra ho continuato a rimandare. Colgo anche l'occasione per ringraziare la Mondadori per la copia cartacea omaggio.

LA CATENA D'ORO

CASSANDRA CLARE

Editore: Mondadori

Pagine: 547

Genere: Urban Fantasy

Serie: The Last Hours #1

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Cordelia Carstairs è una Shadowhunter, e in quanto tale le è stato insegnato fin dalla più tenera età come si combattono i demoni. Quando il padre viene accusato di un terribile crimine, lei e il fratello Alastair partono alla volta di Londra con la speranza di riuscire a evitare la rovina della famiglia. Sona, la madre, vorrebbe che lei trovasse un marito e si sistemasse, ma Cordelia è più determinata a diventare un’eroina che una sposa. Presto, nella capitale britannica, la sua strada si incrocia nuovamente con quella di James e Lucie Herondale, suoi cari amici d’infanzia, che la trascinano in un mondo sfavillante e affascinante, fatto di sale da ballo, missioni segrete e luoghi magici popolati da vampiri e stregoni, dove Cordelia però è costretta a tenere nascosto il suo amore per James, promesso sposo di un’altra fanciulla. La nuova vita della ragazza viene sconvolta quando una serie di attacchi demoniaci devasta la città, e questa volta si tratta di qualcosa di completamente diverso da ciò con cui hanno avuto a che fare fino a questo momento gli Shadowhunters. Qualcosa di apparentemente impossibile da uccidere che si muove alla luce del sole e colpisce la gente ignara con un veleno letale. Londra è messa immediatamente in quarantena e gli amici di Cordelia, intrappolati come lei nella città, scoprono di essere dotati di poteri incredibili, un’eredità oscura di cui fino a quel momento ignoravano l’esistenza. Questo li costringe a compiere una scelta drammatica che li condurrà a comprendere quanto crudele sia il prezzo da pagare per essere eroi

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Dopo Regina dell'aria e delle tenebre non ero sicurissima di voler leggere la nuova serie della Clare, anche perché non sono una fan accanita di The Infernal Devices e questa nuova serie vi è strettamente legata. Però ai tempi di The Mortal Instruments amavo il mondo Shadowhunters, ci sono molto legata e mi viene difficile staccarmi, quando prendo in mano un romanzo della Clare è un po’ come tornare a casa. Purtroppo però con La catena d'oro è stato come tornare a casa e non riconoscere i mobili che c'erano dentro...

Questo romanzo vede come protagonisti i figli dei personaggi di The Infernal Devices, vuole giocare molto sull'effetto nostalgico che i lettori provano rivedendo Will&Tessa, ma la nostalgia non mi basta. Serve la sostanza e qua non c'è.
La trama è quasi inesistente. Ci sono i combattimenti contro i demoni, c'è un cattivo scontatissimo ma la sensazione che ho avuto è stata quella di essere dentro a Beautiful. La Clare si è concentrata tantissimo sugli intrallazzi amorosi, lasciando indietro la trama. Pagine e pagine di pippe mentali su chi vorrebbe stare con chi ma non può perché c'è quell'altro... non posso mettervi tutti i collegamenti delle relazioni che si creano perché sarebbe spoiler ma il risultato vi assicuro che è allucinante. L'originalità non è pervenuta visto che ci sono elementi visti e stravisti nei romanzi del mondo Shadowhunters. E non dimentichiamoci le tante, troppe descrizioni su come sono fatti pure gli orli dei vestiti, cioè bello si ma anche meno…

Per quanto riguarda i personaggi… Raziel ce ne scampi. Nessuno spicca, sembrano tutti copie di altri personaggi che abbiamo già incontrato nei precedenti romanzi. A volte mi sono sembrati anche dei cretini, tipo INIZIO SPOILER Lucie che per due volte si scorda di applicargli gli iratze a Cordelia dopo uno scontro, e vuole diventare sua Parabatai, bell’affare… O come il fatto che durante il primo scontro arrivano i demoni e se ne stanno tutti a mo di pesce lesso come se non ne avessero mai visto uno. Ho capito che a Londra non si vedeva presenza demoniaca da decenni ma manco la tuta da combattimento hanno sotto i vestiti. Le basi proprio! FINE SPOILER Insomma ha più personalità Cortana che è una spada. Le uniche cose che salvo sono: Matthew (ho già paura che nel seguito la Clare faccia una puttanata con il segreto che si porta dietro) e la relazione tra gli Allegri Compagni che è molto bella e si sente che è un’amicizia vera.

“Vedo che questa generazione di Shadowhunters non ha più buonsenso della precedente.” 

C’è poi la questione del titolo. Perché La catena d’oro se non ne compare neanche una? C’è un medaglione d’oro, c’è un braccialetto argento che potrebbero far pensare a catene che legano i personaggi ma tutto ciò è a mia personale interpretazione quindi boh, diciamo che non vedo un collegamento tra storia e titolo.
Vorrei inoltre soffermarmi sul fatto che la Clare ha affermato che il romanzo può essere letto anche come primo approccio al mondo Shadowhunters, senza aver mai letto nulla prima, difatti vengono rispiegate le regole e le basi di questo mondo, cosa che già in The Dark Artifices ho trovato abbastanza inutile, perché solo uno scellerato si avvicinerebbe a questo mondo partendo dall'ultimo libro pubblicato. A mio parere per godersi meglio La catena d’oro deve esserci almeno la lettura di The Infernal Devices. Non solo perché si parla dei figli dei personaggi conosciuti in questa serie ma anche perché la faccenda del cattivo è legata a personaggi di TID e secondo me saltandola è come se ti mancasse un pezzo per capire alcuni dettagli di questo romanzo.

C'è della malvagità all'opera qui.

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Cosa ne pensate delle Cronache Shadowhunters? Leggerete La catena d'oro?