Salve lettori!
In questo mercoledì che alterna nuvole e un piccolo sprazzo di sole vi segnalo un libro frutto del Self Publishing che esce esattamente oggi.
Si tratta del nuovo romanzo di Tania Paxia, autrice di cui vi avevo già segnalato altri lavori come Sono io Taylor Jordan e Ti amo già da un pò . Questa ragazza sforna romanzi con la stessa velocità con cui io acquisto libri! Magari riuscissi a fare lo stesso!
Tra l'altro il mio kindle ospita un suo romanzo e spero di poterlo leggerlo presto...
Titolo: Prima che arrivassi tu
Autrice: Tania Paxia
Editore: Self Publishing
Genere: Narrativa rosa
Prezzo: 0,99 € (ebook)
Pagine: 325
Data pubblicazione: 25 Novembre 2015
“Non hai mai stretto una promessa
solenne?” scosse la testa. “Sul serio?” aggiunsi, allibita.
“Intreccia il mignolo col mio e ripeti quello che ho detto”.
“Bastava anche una stretta di mano”.
“No no”, scossi il capo. “Ci vuole la promessa solenne”. Agitai la mano in aria per incitarlo e, con diffidenza, intrecciò il suo mignolo col mio.
“Prometto di aiutarti”, si interruppe per ricordarsi le parole che avevo usato io, “se tu aiuterai me, quando e se”, si interruppe ancora, “ne avrò bisogno?” risultò più come una domanda, ma apprezzai il tentativo.
“Bastava anche una stretta di mano”.
“No no”, scossi il capo. “Ci vuole la promessa solenne”. Agitai la mano in aria per incitarlo e, con diffidenza, intrecciò il suo mignolo col mio.
“Prometto di aiutarti”, si interruppe per ricordarsi le parole che avevo usato io, “se tu aiuterai me, quando e se”, si interruppe ancora, “ne avrò bisogno?” risultò più come una domanda, ma apprezzai il tentativo.
Allegra (Ally) Thomas ha ventun anni, vive a Pisa e ha cambiato tre facoltà diverse in tre anni. È avvilita e senza una prospettiva per il futuro, soprattutto dopo la brusca lite con il padre di origini americane che la vorrebbe laureata in architettura, come lui. Ma Ally ha un sogno: scrivere e tradurre libri.
Le cose si complicano dopo la sua partenza programmata per una vacanza di tre mesi a Brooklyn organizzata dai suoi zii e cugini americani. All'inizio è logorata dai sensi di colpa e perseguitata dagli incubi, ma le basta uno scontro accidentale con un ragazzo, Evan James, sul marciapiede di fronte al ristorante di suo zio, per cambiare tutto, arricchire le sue giornate e passare qualche ora spensierata...a parte la sbornia che riesce a rimediare durante un'uscita con suo cugino e i suoi due amici, tra i quali c'è anche Evan. Ma Evan ha in mente soltanto una donna: Madison. Per questo Ally decide di stringere una promessa solenne con lui per aiutarlo nell'impresa di riconquistare la sua ex fidanzata. Tra equivoci, shopping, bagni in piscina, chiacchierate al buio e baci rubati, Ally cercherà di fare chiarezza su ciò che vuole davvero.
> Potete trovare il romanzo su Amazon
Chi è l'autrice?
Tania Paxia vive a Bibbona, un paesino
nella provincia di Livorno. Frequenta la facoltà di Giurisprudenza
(Magistrale) di Pisa e una delle sue grandi passioni è scrivere.
“Nicholas ed Evelyn e il Diamante
Guardiano” è il suo primo romanzo. Il racconto che lo segue
“Nicholas ed Evelyn e il Dragone Carbonchio” è uscito il 1
marzo. Il secondo della serie “Nicholas ed Evelyn” è in fase di
scrittura. Nel frattempo, ha scritto altri libri: “La Pergamena del
Tempio” un giallo su base storica edito da Europolis Editing, in
ripubblicazione autonoma il 14 agosto 2015, un paranormal “Il
marchio dell’Anima EVANESCENT The Rescuer of Souls #1”, un
fantasy “La cacciatrice di stelle”, una commedia romantica
intitolata “Sono io Taylor Jordan!” e un romance “Ti amo già
da un po’”.
> Per restare informati potete visitare il blog e la pagina facebook dell'autrice
E per finire un ESTRATTO del primo capitolo...
Stai
giocando con il tuo futuro
“Sei
sicura di voler partire?” mia sorella mi lanciò uno sguardo torvo
ma comprensivo, con i suoi occhi azzurri, di una tonalità intensa
come quelli di mio padre, così diversi dai miei di un colore castano
chiaro.
Quando lo faceva era
un brutto segno, perché voleva dire che aveva dismesso i panni
dell’amica per indossare quelli della sorella maggiore. E non
maggiore di qualche anno, ma di dieci. Era quasi una seconda mamma.
Aveva ragione a farmi quella domanda, perché l’indomani,
mercoledì, avrei dovuto prendere un aereo diretto a New York. Anche
se non ero dell’umore adatto a intraprendere un viaggio di quasi
dieci ore.
Rebecca – Becky
per gli amici e familiari – era quella laureata in architettura,
con un lavoro rispettabile, in maternità dopo aver avuto il suo
primo figlio l’anno prima, sposata da cinque anni con Fabio, il suo
fidanzato storico, nonché collega, conosciuto il primo anno di
università. Lei era quella con la testa a posto. Lei era quella che
si era costruita una famiglia e un futuro fin da ragazzina, lavorando
d’estate per mantenersi gli studi, senza chiedere un soldo ai
nostri genitori. E poi era sempre stata carina, gentile e disponibile
con tutti. Insomma, lei era tutto il contrario di me, che ero
considerata la simpaticona della famiglia, che a ventuno anni non
aveva ancora ben capito cosa fare nella vita. Avevo cambiato tre –
e dico tre – facoltà diverse in tre anni: la prima era stata
ingegneria edile con l’indirizzo in architettura, costretta per
forza di cose, visto che mio padre era un architetto e mia sorella si
era laureata nel medesimo indirizzo di studi, seguendo le sue orme.
Il bello è che avevo anche superato il test dell’esame d’ingresso
perché la facoltà era a numero chiuso. Papà, Becky e Fabio mi
avevano preparato a quell’esame sin dalle superiori. Con tutti
quegli architetti in famiglia, avrei potuto fallire? No.
Ma purtroppo non
faceva per me. Così avevo chiesto il trasferimento l’anno dopo,
senza dire niente alla mia famiglia, alla facoltà di lettere e
l’anno dopo ancora a lingue e letteratura straniera.
Mio padre se ne era
accorto da pochi giorni, per caso, durante una cena tra architetti,
alla quale aveva partecipato anche il professore di ‘Disegno
dell’architettura’ e allora la copertura era saltata ancora prima
di fargli la sorpresa di avere un’altra figlia laureata. Non certo
nella materia che avrebbe voluto lui, ma almeno ero agevolata dal
fatto che parlavo due lingue dalla nascita, grazie a lui che era
americano e si era trasferito in Italia per amore di mia madre. Nel
corso degli anni avevo coltivato l’altra mia passione, ovvero la
scrittura. Ero riuscita a finire di scrivere due romanzi, uno dei
quali lo avevo anche tradotto in inglese. Avevo cominciato a scrivere
seriamente alle superiori, durante l’estate. Era diventato quasi un
lavoro, perché mi portava via gran parte del tempo e non riuscivo a
fare altro, se non avere un minimo di vita sociale. Da quando mi ero
iscritta all’università, scrivevo tutte le sere, dopo cena, ma
anche di pomeriggio, invece di studiare. Eh lo so. Non avrei dovuto,
ma la passione e la voglia di finire un romanzo era talmente tanta da
oscurarmi persino la ragione.
La sera stessa della
scoperta avevo litigato con i miei genitori – più con mio padre in
realtà – ed erano volate parole pesanti.
Molto. Pesanti.
Allora, che ne dite di questo romanzo?
Ho letto questo romanzo in anteprima e devo dire che merita tantissimo!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di leggere qualcosa di questa autrice :)
EliminaAhahah XD Grazie mille! ♥
RispondiEliminaFammi sapere cosa ne pensi del romanzo che hai sul kindle, quando lo avrai letto! ^^ Un saluto!
Certamente :)
EliminaCiao Jessi! Sto vedendo molte segnalazioni su questo libro e ne sono molto incuriosita =)
RispondiElimina